Otto anni della vita di Mario Zucchelli, otto anni chiave che si intersecano con le tappe dello sviluppo dell'energia nucleare e gli epici anni di ricerca scientifica in Antartide.
Formatosi in Ingegneria nucleare negli anni del boom economico italiano (1963), Mario Zucchelli, figlio di mezzadri della bassa padana (1959), con entusiasmo e determinazione dirige tra gli anni ’70 e ’80 la costruzione del Centro Brasimone, una centrale nucleare in Emilia-Romagna.
Quando il nucleare viene abrogato in Italia nel 1987, Mario subentra alla direzione del Programma Nazionale per le Ricerche in Antartide.
Con la stessa passione è la forza trainante dello sviluppo e della realizzazione di numerose cooperazioni scientifiche internazionali per 17 anni.
Tra queste EPICA (1993) per la perforazione della calotta polare, uno degli studi più iconici ma realizzati sul clima del passato; CAPE ROBERTS (1997), progetto sulla perforazione di sedimenti marini per la ricostruzione degli spostamenti continentali.
Mario è stato uno dei maggiori promotori dell’accordo Italia-Francia per la costruzione della base permanente CONCORDIA sul plateau antartico, che non vide finita a causa della sua morte nel 2003.
Con la sua ampia visione, la genuina esuberanza e una profonda competenza Mario è internazionalmente conosciuto e riconosciuto come uno dei migliori manager antartici e uno dei maggiori contributori agli studi dell’ambiente antartico e dei cambiamenti climatici globali.